venerdì 23 aprile 2010

Manifesto dell'Emozionismo

Emozionismo sta and indicare una corrente di pensiero, un modo di vivere, un’attitudine dell’anima.
Non mi riferisco a questioni esteriori come l’abbigliamento, la moda, le abitudini, la tecnica; parlo di qualcosa di più profondo e viscerale che determina il modo di affrontare la vita e la quotidianità.
Ci sono modi diversi di rappresentare dentro di sè il tempo e lo spazio, le persone e le cose, la natura e le sensazioni, i sentimenti ed le emozioni. L’emozionismo si occupa soprattutto di quest’ultimo aspetto: le emozioni.
Gli emozionisti sono una tribù di sognatori: assaporano ogni cosa e ne traggono vantaggio accrescendo la propria visione del mondo. Si tratta di imparare a rappresentare le emozioni che la vita ci dà con naturale, cruda, immediata spontaneità; si tratta di imparare a rappresentare le emozioni con una luce capace di farci apprezzare sempre più la vita nonostante le insicurezze, paure, tragedie; si tratta di sfidare l’esperienza umana agendo su ciò si ha il potere di plasmare: le proprie rappresentazioni (sia interne che esterne).
E’ una sfida con se stessi, è un esternare improvvisando, agendo e dando sfogo al proprio sentire interno.
Gli emozionisti anelano alla saggezza come obiettivo finale per poter vivere appieno la vita e poter crescere dal punto di vista spirituale ed umano. Si tratta di cultori della fantasia, di persone capaci di udire i battiti delle ali di farfalla, di sentire le lucciole tra i fiori, di cercare il mondo volando come aquile tra le vette e nascondendosi come pantere sinuose nella folta vegetazione. Vedono se stessi e il mondo tra i granelli di sabbia e gioiscono presi da un’incontenibile emozione nell’osservar margherite che spuntano nel cemento.
Serve sapersi mettere in gioco sempre e continuamente cercando di vivere senza schemi e senza barriere.
Gli emozionisti sono artisti consapevoli che giungerà il momento in cui non basterà vivere, servirà creare. Come strumenti di un’Arte superiore sapranno riconoscere di essere mani del divino che attraverso essi cerca di infondere i valori dell’amore, della condivisione, della fratellanza, dell’unione, del rispetto, della condivisione, della tolleranza, della diversità come arricchimento.
Un’arte concentrata sul puro formalismo estetico è una brutta donna dagli abiti preziosi; un’arte frutto di idee, ma senza tecnica è una bella donna con rozzi stracci addoso e capelli scompigliati; un’arte desiderosa di esprimere i valori della crescita umana è una donna dallo spirito nobile, delicato e forte che saprà essere elegante e accogliente indipendentemente dal suo aspetto esteriore. L’anima esploderà in un corpo adeguato a tale splendore.
L’esperienza umana non è altro che la prova e la sperimentazione di ciò che sarà allora possibile esprimere sulla tela. Come un laboratorio teatrale, la vita ci permette di sperimentare, e su tale sperimentazione faremo esperienza di noi e ci ciò che ci circonda. Allora saremo pronti per esprimere nell’immediatezza il nostro sentire e nell’improvvisazione ci lasceremo trasportare dalla forza autentica del colore che saprà usarci amorevolmente per la creazione.
Emozionismo è libertà, assenza di timore estetico, puro gioco, gioia e sperimentazione, sentire profondo, emozione che si cristallizza danzando.Emozionismo è pura passione che dona entusiasmo ed esplosioni di vitalità.
Ferrara, 23 aprile 2010

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